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Sottotitolazione per non udenti e Obiettivi

Sottotitoli per non udenti

La sottotitolazione per non udenti è l’insieme di quelle tecniche e protocolli che permettono di rendere il contenuto di un video comprensibile anche ad un pubblico sordo o ipoudente.

La sottotitolazione per persone sorde ha ad oggetto non solo il linguaggio verbale, ma deve riprodurre anche il paraverbale, il non verbale e in generale tutte le informazioni sonore presenti: si pensi ad un qualsiasi effetto sonoro, come la chiusura di una parte, un treno che passa e così via.

L’obiettivo è semplificare il messaggio, utilizzando forme non troppo complesse. Tutto questo preservando al massimo il contenuto, le intenzioni e i registri stilistici e linguistici del prodotto audiovisivo.

Si tratta di un’attività che ha un valore sociale enorme: consente a persone sorde o con problemi di udito di accedere a informazioni che diversamente sarebbero loro precluse. In qualche modo si può dire che contribuisce all’inclusione sociale della comunità sorda, permettendone l’accesso alla cultura contemporanea

Il Mercato

L’attività di sottotitolaggio per sordi è sempre più richiesta. Questo avviene anche su spinta dello Stato Italiano, che, ad esempio, tramite il MiBACT richiede alle case di produzione italiane sempre più spesso che i film siano sottotitolati già in fase di produzione; legando talvolta a questa richiesta il riconoscimento di finanziamenti.

Inoltre, la domanda di questo servizio, inteso nel suo senso più ampio di sottotitolazione intralinguistica, oltre ad arrivare da persone sorde, da anziani e da stranieri che stanno imparando l’italiano, proviene anche da chi in generale ha necessità di disattivare o abbassare il volume di un video in un determinato momento: si pensi a chi sta guardando un video sullo smartphone e si ritrova in luogo pubblico: potrà continuare a seguirlo disattivando l’audio e leggendone i sottotitoli.

Caratteristiche della sottotitolazione per non udenti

Come detto sopra, la sottotitolazione per non udenti ha l’obiettivo di rendere fruibile un contenuto audiovisivo ad un pubblico ipoudente o sordo attraverso l’utilizzo di norme e convenzioni specifiche. Ecco alcuni esempi:

  • È necessario identificare i parlanti: questo spesso si fa utilizzando colori, per lo sfondo e/o per il testo stesso, diversi
  • Come detto, vanno trascritti anche suoni e rumori: ad esempio in RAI per identificare gli effetti sonori, si utilizza lo sfondo giallo e il teso di colore blu con iniziale maiuscola e senza punteggiatura. Ancora: il testo cantato viene identificato da # seguito da uno spazio
  • Occorre descrivere anche gli elementi paraverbali come il tono di voce

Più in generale, nel produrre sottotitoli per non udenti, occorre tenere presente che, come emerso da recenti ricerche, la lettura della persona sorda è diversa da quella del normoudente, per almeno due aspetti:

  • La velocità, che è sensibilmente inferiore
  • Il fatto che, a parità di lunghezza, il non udente fa meno fatica a leggere se il testo è su una riga anziché due

La sottotitolazione per non udenti è un tema che sarà oggetto di approfondimento nella XV edizione delo del Master in Traduzione Audiovisiva. Per maggiori info sul Master, clicca sul pulsante.

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